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L'Aquila e Provincia

Qualche numero significativo.

Superficie: 5.035 kmq

Zona Geografica: Italia Centrale

Confini:

Adriatico:

Abitanti: 306.701
Densità:

Capoluogo:

Province:

Numero dei comuni: 108

Porti principali:

Principale aeroporto:

IL  PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO, LAZIO e MOLISE

Sentieri, Luoghi, Natura, Cielo e Terra

(Parte I)

con  “I Segreti dell’Abruzzo”

       Gli amanti della natura e degli animali devono sapere che pochi sono i luoghi rimasti in Italia dove si possono vivere esperienze avventurose e scoprire i segreti e le bellezze di territori selvaggi.

       Uno di questi luoghi è compreso per la maggior parte in provincia dell'Aquila in Abruzzo, e per il rimanente in quella di Frosinone nel Lazio ed in quella di Isernia nel Molise. Parliamo di ben 40.000 ettari di territorio ed una fauna che offre peculiarità di eccezionale valore: il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, ricco di sorgenti, di storia millenaria e di vita vissuta.

       Il Parco è principalmente costituito da un insieme di catene montuose, tra cui il Monte Marsicano, la Montagna Grande, la catena del Petroso e della Meta, il Monte Greco, ed altri ancora, tutti di altitudine compresi tra i 900 e i 2.200 m s.l.m. e che presentano paesaggi in cui si alternano vette tondeggianti e pendii dirupati dal tipico aspetto alpino.

       La zona centrale del Parco è percorsa dal fiume Sangro, nel quale affluiscono vari torrenti di acqua limpida; nella zona più esterna defluiscono le acque del fiume Giovenco, del Melfa, dell’impressionante sorgente del Volturno, nei pressi di Rocchetta al Volturno e quelle di Posta Fibreno nell'alta Ciociaria. Ancora tra le sorgenti (“immortali”, secondo una leggenda locale) troviamo la sorgente  Tornareccia  (Triareccia per i romani, sacra alla Luna considerata triforme) che insieme alla sorgente Sfranatara sono fra le principali fonti che formano il fiume Fondillo (dalla parola “fontilli=piccole” fonti). Accanto a queste, decine di piccole e grandi fonti perenni, rinnovano il prodigio dell’acqua che sgorga dal suolo creando spettacolari cascate e grotti. Una delle cascate più emozionanti è quella delle Ninfe Valle Jannanghera-Monte Amaro. 

       All'interno del Parco troviamo due laghi: il lago artificiale di Barrea che ricopre una superficie di circa 303 ettari sviluppata su una lunghezza di 4,6 km per 500 metri di larghezza, ed è situato a una quota di circa 980 m slm. La capacità d'invaso è di circa venticinque mln di mc. d’acqua alimentato dal fiume Sangro.

       Il lago Vivo invece, di origine naturale, in primavera con lo scioglimento delle nevi raggiunge il massimo livello; il nome "vivo" deriva dal fatto che il lago cambia continuamente le proprie dimensioni in base alle stagioni. Nel tardo autunno le sue rive sono frequentate dai cervi che si affrontano nella stagione degli amori. Al margine sinistro dell'altopiano la "Fonte Degli Uccelli" garantisce acqua in ogni periodo dell'anno.

       Si possono ammirare aree con alberi di pino nero, di larice, di abete rosso e numerose radure, ricchissime di fioriture specialmente in primavera.

“I Segreti dell’Abruzzo”

       Camminando si incontrano anche impronte di glaciazioni che hanno lasciato ai nostri giorni circhi glaciali, morene e massi erratici sui Monti della Meta, sul Marsicano e sul Greco. Ancora più emozionanti appaiono gli enormi fenomeni erosivi prodotti dalle acque piovane e dai fiumi che, fessurando la fragile roccia, forgiano profonde gole, come quella della Foce di Barrea, una forra spettacolare di cinque chilometri di lunghezza attraversata dal fiume Sangro che, dopo aver formato l'omonimo lago artificiale, fragorosamente raggiunge la pianura alluvionale tra Alfedena e Castel di Sangro, tra vertiginose pareti verticali.

       Dal 1917 le località di Opi, Pescasseroli, Civitella Alfedena, Bisegna, Gioia de' Marsi, Lecce nei Marsi, e Villa Vallelonga, grazie all’istituzione del parco, si sono evolute senza sconvolgere l’habitat naturale delle specie presenti nel parco e senza perdere la propria genuinità delle tradizioni e delle professioni esercitate nei paesi fin dai tempi remoti, dimostrando che avere un equilibrio tra uomo ed ambiente è possibile.

       In questo primo articolo “I SEGRETI DELL’ABRUZZO” ha introdotto IL PARCO NAZIONALE DELL’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE con le sue infinite risorse e attrazioni, ed è soltanto il primo di una lunga serie di articoli, che saranno dedicati a questo territorio genuino dove le avventure non finiscono mai.

 

L’articolo è stato redatto anche con l’ausilio dei sotto elencati siti.

www.parcoabruzzo.it

www.valfondillo.it

www.wikipedia.org

Giuseppe Libero

 

“I Segreti dell’Abruzzo”